L'AMA è arrivata persino a mettere in dubbio la legalità delle proposte.
La prospettiva di controlli sanitari obbligatori per i medici più anziani è stata presa in considerazione per diversi anni, ma è stata accantonata in sordina durante la fase di "all-hands-on-deck" della pandemia, incoraggiando i medici a ritardare il pensionamento o a tornare alla professione.
Quest'anno la questione è tornata di attualità: all'inizio di agosto l'AHPRA e il Medical Board of Australia hanno improvvisamente aperto una consultazione sull'argomento.
Le opzioni sul tavolo sono tre: mantenimento dello status quo; valutazioni "estese e dettagliate" dell'idoneità all'esercizio della professione; controlli della salute generale effettuati dai medici di base per "favorire l'individuazione precoce di eventuali problemi".
La consultazione si è ora conclusa.
La commissione medica ha già indicato la sua preferenza per la terza opzione, ovvero i controlli sanitari generali.
"Non siamo favorevoli ai test cognitivi e preferiamo che qualsiasi valutazione della salute sia di natura generale".